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Edward Tylor (1832-1917) – concetto di cultura ed evoluzione della religione
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Lewis Henry Morgan (1818-1881) – la portata delle innovazioni tecniche e i periodi etnici dell’umanità
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James George Frazer (1854-1941) – magia, religione e scienza – gli studi sul regicidio
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I teorici del Diffusionismo: Friedrich Ratzel (1844-1904) e Leo Frobenius (1873-1938)
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Emile Durkheim (1858-1917) – coscienza e rappresentazioni collettive, solidarietà meccanica e organica, studi sul totemismo australiano
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Robert Hertz (1881-1915) – la rappresentazione collettiva della morte e il destrismo
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Lucien Lévy-Bruhl (1857-1939) – distinzione fra mentalità logico-razionale e mentalità primitiva prelogica
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Marcel Mauss (1872-1950) – la teoria del dono e il principio di reciprocità
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Arnold Van Gennep (1873-1957) – la struttura tripartita dei riti di passaggio – la fase liminoide di Victor Turner
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Franz Boas (1858-1942) – il particolarismo storico, la critica al razzismo e l’interpretazione sul rito del Potlatch
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Il Funzionalismo britannico di Rivers e Hocart
Informazioni generali
L’antropologia culturale è una disciplina relativamente giovane: nasce nella seconda metà dell’800 sulla base delle scoperte scientifiche di Darwin e degli studi sui popoli selvaggi, entrati nell’attenzione della riflessione europea attraverso la conquista dell’America. Nasce, inoltre, grazie all’iniziativa di Edward Tylor, che può essere considerato formalmente il primo antropologo della storia, in quanto ricoprì la prima cattedra di antropologia sociale ad Oxford. Da Tylor in poi l’antropologia si andò specializzando e diramando in svariate correnti, anche opposte all’originario evoluzionismo antropologico cui appartenevano, oltre a Tylor, Morgan e Frazer, e al quale si richiamava per alcuni aspetti Durkheim. Molti dei temi e dei metodi dominanti nella prima fase della riflessione antropologica verranno messi in discussione e abbandonati dalle correnti diffusioniste e funzionaliste.