Gregorio Magno

Gregorio Magno discendeva da una nobile famiglia romana e dopo essere stato prefetto di Roma si diede alla vita religiosa trasformando la sua casa sul Celio in un monastero. Diventato papa assunse l’appellativo di servo dei servi di Dio, che restò il titolo ufficiale dei pontefici. Cercò di rendere autonomo il papato dall’impero bizantino e di porlo alla guida di una Chiesa universale (era stato a lungo a Costantinopoli rendendosi conto del distacco della Chiesa orientale da quella occidentale). Diffuse la sua autorità sui vescovi occidentali attraverso un continuo scambio di lettere e la pubblicazione di opere di edificazione religiosa. Diede impulso l’evangelizzazione delle popolazioni pagane e Ariane. Riordinò e diffuse la liturgia romana con il relativo canto, poi chiamato gregoriano. Infine si occupò direttamente dal governo di Roma che difese dagli attacchi dei duchi di Spoleto e Benevento e da Agilulfo. Riorganizzò i patrimoni fondiari che gli davano le risposte per l’attività missionaria e per sfamare la popolazione romana.